Sport nella Centrale di Santa Caterina San Giovanni Suergiu

Sport nella Centrale di Santa Caterina San Giovanni Suergiu

 

Un aspetto molto importante era lo sport da non dimenticare perché fu un fiore all’occhiello per la Società  Elettrica Sarda. La Polisportiva Electra fu fondata nel 1946 per iniziativa dei dipendenti elettrici della centrale di S. Caterina. Tra i più entusiasti  vi erano  il Capo centrale Vito Cadorin e mio padre Antonio Zanardi che col consenso del personale furono nominati presidente e vicepresidente. Gli operai si tesserarono versando ciascuno poche centinaia di lire, non era certo il bilancio milionario odierno,  né potevano godere degli aiuti che attualmente vengono dati dalle federazioni o sponsorizzazioni. Ma ciò non era importante perché vi era tanto entusiasmo. Si  formò una squadra di calcio e una di atletica leggera: sollevamento pesi e podismo, tutti gli atleti erano dei dipendenti che, oltre al lavoro, dedicavano tempo agli allenamenti. La squadra di calcio con la sua maglietta blu e la scritta Electra messa un pò di traverso (lo ricordo bene perché la scritta la ricamò mia madre e spesso dopo ogni partita capitava di doverle lavare). Comunque nella nostra squadra, fu ingaggiato anche un ex attaccante della Triestina. Era  sfollato dalla sua città quando questa  passò in mano alle truppe di Tito ( si parlava di zona A e zona B)  tutti gli italiani dovettero andare via per sfuggire alle atrocità che venivano perpetrate nei loro confronti, per cui con la sua famiglia si trasferì a Santa Caterina dove venne assunto dall’Elettrica Sarda.

La nostra squadra, di cui tutti eravamo fieri, mieteva vittorie e quando non era in trasferta si andava tutti allo stadio di S. Antioco per vedere la partita (inizialmente la società si chiamava: Polisportiva “ELECTRA” (Santa Caterina) Palmas Suergiu in seguito non essendo trovato un accordo con gli amministratori  comunali, la società si chiamò  “S.P ELECTRA  S.ANTIOCO” ed infine Società Polisportiva Electra Santa Caterina ).  Una volta andammo in trasferta a Portoscuso, sempre col famoso ’26,  fu una vittoria schiacciante vincemmo per  sette a zero. I nostri avversari però non furono molto sportivi perché all’uscita dal campo ci bersagliarono di pietre e dovemmo rifugiarci velocemente nel camion e andar via di gran carriera. Ma vittoria dopo vittoria si arrivò a disputare  il campionato di Prima divisione sgominando tutte le squadre sarde, ma li finì l’avventura perché non c’erano supporti  finanziari per continuare il percorso. Il presidente dell’Electra durante l’assemblea della Lega Regionale Sarda ricevette la coppa come squadra vincitrice del Torneo regionale di I Divisione dal Consigliere Faedda.

L’evento fu riportato dall’Unione Sarda solo che chi ritirava il trofeo non era il presidente della Turritana ma bensì  quello dell’Electra

 

L’attività sportiva non finì lì perché furono mietuti molti altri allori in altre specialità.

Un’altra specialità di eccellenza fu l’atletica leggera. Iniziò nel 1948 anno in cui si cominciò a disputare la prestigiosa coppa Don Bosco. La coppa per le successive affermazioni venne definitivamente aggiudicata all’Electra. Nel 1948 Giuseppe Nocco  si aggiudicò il campionato sardo dei 5.000, gli “assoluti” di 5.000 e 10.000. Il 22 dicembre l’Electra è prima nella Traversata di Cagliari. Continuano i successi in campo regionale mentre la Polisportiva si affaccia alla ribalta nazionale con il Gran Premio di sollevamento pesi  e con la Coppa Italia. Voglio qui ricordare i nomi di questo manipolo di valorosi atleti che tanto lustro hanno dato anche allo sport  isolano: Giovanni Lai, Giuseppe Nocco, Dante Baldino,Gino Pittoni, Franco Norfo,Tullio Pisu ed altri giovani non meno coraggiosi e generosi. Dopo la delusione per la squadra di calcio che dopo aver sgominato le avversarie di tutta la regione non poté continuare il suo cammino per mancanza di mezzi finanziari, Presidente e Vicepresidente e Soci dell’Electra si raccolsero intorno ai loro atleti e l’albo d’oro della società si fregiò ancora di ambiti titoli. Le magliette azzurre dei nostri atleti trionfarono ancora nello sport isolano. Nel 1952 Giovanni Lai fu campione italiano per i 10.000 tra i seconda serie e nei  5.000 metri  per cui venne convocato per le Olimpiadi di Helsinki purtroppo non ricordo quale piazzamento ottenne ma per noi era già una grande soddisfazione. .  Nel 1954 Giovanni Lai  vinse a Biella il campionato assoluto italiano di corsa campestre. L’Unione Sarda  nella pagina degli avvenimenti sportivi riportava la notizia e sottolineava l’impresa del nostro atleta scrivendo ”  per l’atleta di S.Antioco è questa la più grande soddisfazione della sua non breve carriera, che già lo ha visto due volte in maglia azzurra. L’aver preceduto fondisti del calibro di Conti e Peppicelli ( i campioni di allora)  è un titolo di merito per questo valoroso esponente dell’atletismo isolano. Ora davanti a Lai si schiudono nuovi ambiziosi traguardi tra i quali quello dei campionati europei di Zurigo”. L’articolo si concludeva ricordando coloro che lo avevano sempre sostenuto ed incoraggiato cioè i dirigenti della Polisportiva Electra di Santa Caterina con il presidente signor Cadorin ed i collaboratori Zanardi e Deidda”. Dopo varie vicissitudini, nonostante l’infortunio che tenne G. Lai  lontano dalle piste per diversi mesi e la riduzione dei Soci  causa  trasferimenti dalla Centrale ad altre sedi si continuò a tirare avanti. Nel 1959 Giovanni  Lai, alla bella età di 33 anni,  allenandosi con caparbietà e in sordina, vinse ad Iglesias il campionato sardo di maratonina, disputato nella distanza di 15 km ,distaccando di ben 2′ 13″ il campione sardo in carica facendo così una sorpresa a tutti. Fra tutte queste grandi imprese voglio ricordare, quando durante l’estate del 1956, vennero reclutati i ragazzi di Santa Caterina per gareggiare allo stadio Amsicora:  per la precisione erano Luciano Zanardi  salto in alto, Guido Zanardi  getto del peso, Italo Panzan salto in lungo e staffetta, Giampaolo Medda corsa e staffetta non ricordo gli altri due componenti della staffetta, allenatore Giuseppe Nocco. Anche stavolta i ragazzi ce la misero tutta ed ottennero un buon piazzamento.

Personalmente non ho mai assistito  alle corse ma ne sentivo sempre parlare con orgoglio.  Andavo  invece a quasi tutte le partite di calcio quando queste venivano disputate in casa e una volta assistetti anche ad una gara di sollevamento pesi. Nel 1958 nella sala del dopolavoro dove era stata installata una televisione, nelle pareti  erano state poste due bacheche in cui erano esposti i trofei e medaglie vinte dai nostri atleti.

bacheca bacheca 2

L’articolo citato, dove è stato ripercorsa tutta la storia della Polisportiva Electra si conclude con una riflessione del vice presidente A. Zanardi  “la fiducia non ci è mai mancata, sostenuti  dalle grandi soddisfazioni che i campi sportivi e le piste dell’Isola e della penisola ci hanno sempre riservato”.

Le foto ed alcuni brani sono tratti dall’articolo: Lo Sport “la Società Electra” apparso nel Notiziario S.E.S Giugno 1958 anno ll – N° Vl

Sport  nella Centrale di Santa Caterina S. Giovanni Suergiu

2718 Total Views 1 Views Today