Ragazzi della Centrale di Santa Caterina

Ragazzi della Centrale di Santa Caterina

 

I ricordi della vita trascorsa a Santa Caterina per la maggioranza sono belli tranne alcuni dolorosi, uno ci  colpì in modo particolare. Era una bella serata noi ragazzi stavamo giocando nel famoso campo da bocce,che era il punto del nostro ritrovo serale. Ad un certo punto la sirena iniziò a suonare e questo era segno di fuori servizio della Centrale  ossia c’era qualche guasto. Quella volta stranamente sentivamo che era successo qualcosa di grave, smettemmo di giocare e cominciammo a notare un gran trambusto, andirivieni di persone, qualcuno portava una branda nella portineria, infine venimmo a conoscenza della brutta notizia cioè un operaio era stato investito da un getto di vapore e stavano prodigandosi per assisterlo e portalo in ospedale ma purtroppo ci lasciò. Ci furono anche altre disgrazie ma questa ci colpì in modo particolare.

Come già detto eravamo veramente una famiglia anche se qualche volte c’era del  malumore  fra le nostre madri  noi ragazzi  non ne venivamo mai coinvolti ed in tutti i casi quando c’era bisogno d’ aiuto nessuno si tirava indietro. L’atmosfera fra noi era veramente quella tra fratelli che si vogliono bene e si rispettano,  ci si divertiva tutti assieme i bambini più piccoli venivano protetti dai più grandi. Dopo tanti anni quando capita di  trovarci o risentirci  ricordiamo il passato e ci sembra che il tempo si sia  fermato ad allora quando ci sembrava di vivere in un Eden e forse  era vero.

L’estate  era il periodo in cui spesso si facevano le feste. I ragazzi  ormai grandicelli decisero che era ora di imparare a ballare, dal momento che l’unico giradischi era a casa mia madre si offrì di insegnar loro tango, valzer e mazurca, allora erano questi i passi fondamentali. Quando c’era qualche festicciola dopo il classico invito, si spostava il tavolo in un angolo, le sedie tutt’intorno e nella sala si creava una pista da ballo. C’era da seguire un cerimoniale per esempio se rifiutavi  l’invito di un cavaliere non potevi accettare quello di un altro perché sarebbe stata un’offesa.   Talvolta si faceva il ballo della scopa, se alla fine del disco restavi senza dama ma con la scopa in mano dovevi  pagar pegno.  La disk jockey era mia madre che spesso barava e fermava il disco a seconda di chi aveva la scopa in mano. A Santa Caterina oltre alle nostre abitazioni vi erano delle case dove abitavano altre famiglie i Trincas e  la famiglia Bovo  anche loro fra i primi abitanti di Santa Caterina. Ricordo che praticamente avevano in gestione una mensa ed anche una piccola bottega  dove andavo a comprare olio,vino, zucchero,pasta.  Stiamo sempre parlando della fine degli anni quaranta ed inizio anni cinquanta, durante l’estate talvolta nello spiazzo antistante questo caseggiato si improvvisava una pista da ballo, veniva un musicista che suonava la fisarmonica e col piede batteva il tempo sul tamburo essendo ancora piccola partecipavo poco ai balli che naturalmente piacevano ovviamente alle ragazze e ragazzi più grandicelli.

Le feste che ricordo in particolare che sono quelle che coinvolgevano la mia famiglia. La prima importante fu per la maturità di mio fratello, intervennero  oltre agli amici di Santa Caterina anche amici e parenti  da Cagliari che allora appariva molto distante data la scarsità dei mezzi e naturalmente si trattenevano  alcuni qualche giorno ma altri qualche settimana.

Le feste minori erano i compleanni e onomastici che durante l’estate si festeggiavano al campo da bocce, nostro punto di ritrovo e  dove c’ erano delle panchine e un tavolino in pietra per poggiare gli eventuali inviti.

Un’altra importante fu la festa per i venticinque anni di matrimonio dei miei genitori anche in quel caso arrivarono amici e parenti da Cagliari ma tranne qualcuno che si tratteneva la maggior parte ormai aveva la macchina e quindi la sera ripartiva.

Nel 1958 mio fratello si laureò e fu per tutta Santa Caterina un avvenimento importante e anche stavolta si fece una bellissima festa. In tutte queste occasioni c’era sempre un ospite d’onore, il Capo centrale che per noi era un  più grande amico e non poteva mancare  alla festa del primo ragazzo di Santa Caterina che si laureava per la cronaca in Ingegneria Mineraria.

Nel 1963 si laureò in Matematica  il mio secondo fratello  ed anche in quel caso si fece una bella festa con tutti gli amici di Santa Caterina. Naturalmente da non dimenticare le feste per i nuovi  nati. Si può che per tutti gli eventi venivano festeggiati.

Siamo arrivati alla fine degli anni cinquanta e ai primi degli anni sessanta i ragazzi sono ormai diventati grandi qualcuno si è sposato, qualcuno fidanzato poco per volta  sono andati via da Santa Caterina per iniziare il loro percorso lavorativo.

Ragazzi della Centrale di Santa di Santa Caterina

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