Dalle origini della Società elettrica Sarda alla Centrale di Santa Caterina

Dalle origini della Società elettrica Sarda alla Centrale Santa Caterina

(prima parte) Biografia  –

Voglio qui ripercorrere la storia della Società Elettrica Sarda rifacendomi ai miei ricordi , da ciò che sentivo dire dai miei genitori ( mio padre fu assunto nel 1926 nella Centrale di Santa Gilla) e a qualche documento in mio possesso. Ho vissuto in Centrale dalla nascita fino al 1965 quindi fino alla sua fermata definitiva. La Società Elettrica Sarda nacque il 4 novembre 1911 a Livorno ad opera dell’ ing. Omodeo e di altri soci (tralascio molti particolari di cui parlerò in seguito) che si occupò dell’elettrificazione in Sardegna  che a quei tempi era praticamente assente. Mia madre ricorda che a Cagliari esisteva una piccola centrale a carbone ma la quantità di energia fornita per usi domestici era talmente esigua che a malapena alimentava una lampadina  con due si staccavano “le valvole”. Si costruì la diga del Tirso e si creò un lago artificiale, il lago Omodeo appunto, che noi sapevamo essere il più grande bacino artificiale d’Europa.

Questa diga denominata di Santa Chiara fu praticamente il logo (come si dice adesso) della Società infatti lo troviamo nell’intestazione del Notiziario SES e nelle medaglie che la Società  conferì ai dipendenti come ricordo per i venticinque e trentacinque anni di servizio. Con la costruzione della diga si costruì la prima centrale idroelettrica. La piccola centrale di Cagliari fu bombardata nel 1943 e al suo posto fu costruito il nuovo  grattacielo della S.E.S. La sua inaugurazione  avvenne ai primi degli anni 60, infatti nel Notiziario SES di luglio dello stesso anno compare una foto in notturna della Via Roma e sullo sfondo campeggia la scritta luminosa SES che sovrasta il nuovo palazzo della Società.

In una brochure dell’Elettrica Sarda datato dicembre del 1951 si fa un riepilogo della situazione elettrica dall’inizio della costruzione della prima diga fino a quell’anno. ” Gli Impianti di produzione della Società Elettrica Sarda sono iniziati col  <<Tirso>> nel 1923 , Centrale elettrica Santa Gilla nel 1924;  seguita da quello del <<Coghinas>> nel 1927, dall’altra centrale termica di Santa Caterina nel 1939 ed infine dalle installazioni del Flumendosa nel 1949. Le linee di trasporto a 120 kV e 70 kV della stessa società costituiscono un sistema dorsale dal quale si dipartono altre linee di media tensione (15-5 kV ) che servono 290 centri con 1.200.000 abitanti. Siamo sempre nel 1951.  L’energia prodotta , per il14% è destinato all’illuminazione ed usi domestici. l’86% per forza motrice di cui il 53% per le industrie  minerarie ed estrattive. Gli impianti idroelettrici  della Società  consentono anche l’utilizzo irriguo con notevoli risultati per l’agricoltura dell’Isola -Bonifica di Arborea-  e sono in corso opere per l’irrigazione di Oristano e Campidano”.

Cagliari, Dicembre 1951

Forse la Sardegna cominciava ad uscire dal buio e i suoi territori cosi aridi venivano irrigati.  Cominciava l’era industriale?

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