L’elettricità arriva a Cagliari dal 1901 al 1943

Immagini della vecchia Cagliari

Il  4 settembre del 1913 un cronista dell’Unione Sarda scriveva: ” quest’anno le cose saranno cambiate un pochino anzi molto….. la novità  è costituita….. dalla illuminazione elettrica nelle case e nelle strade; un avvenimento cittadino se si bada all’interesse che il nostro pubblico mette nell’osservare i cinquanta chilometri di fili elettrici che s’incrociano nell’alto delle strade, e il nuovo edificio di Piazza XX Settembre ( riferimento alla centrale della S.E.S) che tra poco sarà ultimato”. Inoltre aggiungeva qualche dettaglio tecnico “circa l’introduzione a Cagliari delle macchine elettriche che avrebbero dato luce ed energia.”  Continua il cronista: ” Percorriamo a volo d’uccello le vie e i luoghi di Cagliari che saranno supplettivamente (i fanali a gas non saranno per il momento aboliti) illuminati a luce elettrica (e qui segue l’elenco di tutte le vie che saranno illuminate con l’energia elettrica) dalla via Roma… Bastione di S. Remy…. Passeggiata coperta …. via Azuni,  Piazza Jenne, Via Manno, Via Baylle, Largo Carlo Felice, Corso Vittorio Emanuele. Come si può notare  è il centro ad essere illuminato con qualche diramazione per le vie di Castello dove ancora hanno sede importanti uffici e come sarà illuminato?” Il cronista a questo punto si dilungava nello spiegare come sarebbe avvenuto:  “Due sono i sistemi adottati. il sistema con lampade ad incandescenza, quello con lampade ad arco”  il cronista molto preciso spiegava come sarebbero state posizionate le lampade “. Intanto nel luglio del 1912 fu stipulata la convenzione fra la Società Elettrica Sarda e il Comune di Cagliari per il servizio di illuminazione e delle tramvie.

L’elettricità arriva a Cagliari dal 1901 al 1943

 

La Centrale di via Roma è ancora in costruzione ma è già predisposto il vasto intrico di fili conduttori  che avrebbero portato l’energia strada per strada. La centrale è dotata di tre dinamo una di mille, una quattrocentocinquanta e la terza di duecento KW   inoltre dispone di tre dinamo di riserva, la prima di mille, la seconda e la terza di duemila  KW . Nel 1913 si fanno intanto i primi esperimenti per migliorare gli impianti. Nel febbraio del 1914 entra in servizio la nuova centrale ed inizia la fornitura dell’energia elettrica ai privati, il 9 aprile si inaugura l’illuminazione pubblica, le vecchie lampade ad arco vanno in pensione, e nel 1915 entrano in esercizio le linee tramviarie S. Avendrace – Piazza Garibaldi e Via Roma  – Castello. Si trattava di due piccole vetture laccate di bianco, Linea 1 e Linea 2, partivano entrambe da Via Roma, dal molo della Dogana, le vetture della linea 1 dalla via Roma  arrivavano fino a Piazza Palazzo fermandosi al limitare della scalinata della Cattedrale, la linea 2 dopo la via Roma il Corso Vittorio Emanuele raggiungeva  S. Avendrace . Il silenzio di Cagliari era interrotto dallo sferragliare delle vetturette, specie quando arrancavano e si inerpicavano lungo l’altura di Castello, preannunciate, all’imbocco delle porte delle antiche Torri, dal sibilo del vigilante trombettiere. Nonostante tutto svolsero  al meglio il loro lodevole servizio durante il periodo bellico e subito dopo. Ogni tanto  potevano accadere dei piccoli incidenti ma alcuni furono clamorosi: il giorno in cui ad un vettura si ruppero i freno rotolò per la Via Manno infilandosi in una porta della cartoleria Dessì, oppure il giorno in cui un’altra  vettura salì i gradini del Duomo seminando il panico fra le donne in preghiera.  1914 la S.E.S è in pieno esercizio ma intanto nella primavera del 1915 partono i soldati per la guerra e dopo il 24 maggio arriva l’ordine da Roma di provvedere all’oscuramento e le lampadine oscurate si tinsero di blu, fu una precauzione inutile perché le bombe non caddero allora ma in pieno giorno nel 1943. Questa,  a grandi linee, è la storia di come Cagliari fu illuminata grazie a quella piccola termocentrale  di via XX settembre dismessa nel 1924 e distrutta nel bombardamento  del 1943. Andiamo  indietro nel tempo quando, nel 1901, la produzione dell’energia elettrica era ancora agli albori, l’ing. Edmondo Sanjust di Teulada già prevedeva la possibilità e la produzione di quella energia elettrica di cui auspicava la produzione e diffusione. In una Monografia pubblicata,nel 1901, in occasione del X Congresso degli Ingegneri ed Architetti, tenutosi a Cagliari in quell’anno,  l’ing. Sanjust pensava ad una << Cagliari nell’anno 2000, con una superba marina, dalla Stazione delle  Ferrovie Reali a S. Bartolomeo fiancheggiata da palazzi e portici, percorsa da tram elettrici e, più in giù, il Buoncammino al quale si avrebbe avuto accesso con una funicolare illuminata con grandi lampade ad arco>>  Ma come spesso accade la tecnica  ha camminato più in fretta delle speranze.

Fonte documentale e fotografica da Mezzo secolo della S.E.S.

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